Rupert Neve
Non uno qualsiasi, un mago dei “pirulini”…
Chi lavora come me in studio lo conosce quasi quanto un parente prossimo, Rupert Neve è uno dei papà dei mixer audio, non l’unico ma sicuramente uno di quelli che ha influenzato più di tutti i costruttori e progettisti, in profondo è quello che ha creato la moderna topologia dei circuiti nei mixer assieme ai progettisti EMI (e Trident successivamente).
Non faccio sicuramente un articolo su di lui ma solo mostrarvi le sue prime 3 creazioni e quello che lo ha spinto a farle, anche perché parlare dell’intera carriera di quest’uomo richiederebbe una enciclopedia!
Alla fine degli anni 50, un mixer da studio era roba tosta, centinaia di Kg di metalli e trasformatori per pochi canali, inizialmente solo 4!
Il motivo è che la tecnologia era prettamente valvolare e le valvole lavorano con tensioni altissime e hanno impedenza di uscita non adatte (troppo alte), quindi i circuiti diventavano per forza complessi e pieni di trasformatori.
La topologia dei mixer era importata dalla Germania dove avevano standard incredibilmente elevati, ogni stadio era separato galvanicamente sia in ingresso che in uscita dall’altro, compresi i fader! Non vi dico la quantità di trasformatori e l’aumento del peso complessivo!
Rupert venne contattato per realizzare un mixer compatto, che non pesasse tanto, relativamente facile da spostare e da usare, lui all’epoca aveva una piccola ditta di elettronica audio messa, su alla meglio nel dopoguerra, e indirizzata agli impianti PA nelle stazioni e chiese ma era pragmatico e soprattutto geniale, quindi ci pensò su e nel 1959 realizzò il suo primo mixer compatto (in alto a destra ci infilò un Preamplificatore della Quad, il modello 22!).
Il cliente, Desmond Leslie, uno che faceva musica Sci-Fi, fu molto contento e Rupert, eccitato dalla nuova avventura, creò per un altro cliente il secondo modello nel 1961, molto più avanzato del primo e cominciava già ad avere la fisionomia dei mixer moderni, realizzato tutto a valvole ma con soluzioni circuitali innovative che lo rendevano compatto, 10 canali e mandate echo separate.
Nel 1962 (l’anno in cui sono nato) ecco la terza versione, ancora più evoluta, 10 canali, mandate eco, pre separati e supercompatto, simile al secondo modello ma sotto il vestito era molto più avanzato.
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