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Ricostruzione del viso di Cornelio Nepote

tramite l’utilizzo delle più moderne tecnologie, ricerche storiche e algoritmi matematici applicati anche a tecniche forensiche.

Questo progetto mi ha appassionato, dopo diverse ricostruzioni fotografiche e video, non avevo mai provato con una statua, le incognite sono tantissime! Alcuni ci hanno provato ma sono comunque approcci molto “artistici“, la faccia viene ricavata dalla statua direttamente dall’artista e non dalla Ai opportunamente programmata.

Il problema è che non esiste una grande fonte di persone reali e statue di epoca antica da poter confrontare quindi il “training” della Ai non è possibile, bisognava scegliere una strada completamente diversa. Ma prima di tutto, dovevo trovare una statua raffigurante Cornelio!

La ricerca della statua di Cornelio Nepote

Non abbiamo tante notizie su Cornelio Nepote, era nato ad Hostilia (l’attuale Ostiglia), allora nella Gallia Cisalpina, il 100 a.C., si trasferì a Roma verso il 67 a.C. e quivi morì il 27 a.C.

Plinio il vecchio lo descriveva schivo, silenzioso, asciutto ma ben proporzionato, con capelli biondo/cenere, pochi e tirati all’indietro, sguardo spesso crucciato, lontanissimo da beghe politiche ma comunque una persona molto colta e affabile con gli amici, era amico di Catullo ma anche di Attico, Varrone e soprattutto Cicerone con il quale ebbe lunghi rapporti epistolari.

Era soprattutto uno Storico e Biografo, ma scriveva anche aneddoti e opere basate sui grandi del passato, purtroppo molte sono andate perdute e ne conosciamo l’esistenza perché nominate da personaggi dell’epoca.

La statua di Miglioretti ad Ostiglia

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Molte delle statue in circolazione sono puro frutto della fantasia, quella ad Ostiglia è stata realizzata da Pasquale Miglioretti nel 1860 ed è molto probabilmente stata ispirata da una stampa del 1700. Il problema di questa statua sono le proporzioni, all’epoca si usava cambiare arbitrariamente le dimensioni di alcuni particolari in relazione alla posizione della statua, in quella di Ostiglia ad esempio, gli occhi sono troppo grandi e comunque la fonte non è convincente (senza nulla togliere al valore dell’opera).

La statua dello Zannoni

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Tralasciando altre due statue che non ho preso in considerazione per motivi più che validi (una è a malapena abbozzata e l’altra è talmente rovinata che è impossibile identificarla), mi è capitato di vedere il Busto di Cornelio Nepote di Ugo Zannoni realizzato a metà dell’800, cercando meglio ho trovato indicazioni che tale busto fosse stato realizzato partendo da un’altra opera esistente di epoca romana.

La seconda statua nel Veronese del 1877

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Esiste un altro busto della seconda metà dell’800 sempre veronese che viene indicato come la copia di un busto romano di proprietà della famiglia veronese dei Fraccaroli, guarda caso simile a quello dello Zannoni.

Ho fatto parecchie ricerche ma del busto romano si sono perse le tracce verso il 1914, quando la villa estiva in Trentino dei Fraccaroli era stata abbandonata a causa della guerra.

La statua dello Zannoni è stata per anni all’esterno ed è parecchio rovinata, esiste una stampa che la ritrae anche se è un pochino artistica. L’opera è di uno sconosciuto ed era la copertina di un libro.

La stampa raffigurante la statua dello Zannoni

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Le due statue Veronesi e la stampa sono l’unica cosa su cui posso basarmi, ci sono chiare testimonianze che sono state realizzate partendo da un originale romano e la seconda in particolare ha una nota che ho trovato in un archivio della fine dell’800 che la indica “indistinguibile dall’originale“!

Il processo di conversione

La prima fase è quella di convertire pian piano la statua togliendogli il marmo e gli anni (in questo caso la colorazione scura). La statua non è mai stata restaurata quindi ha i suoi segni!

  • La Fase 1 è la pulitura, il marmo viene ripulito dallo sporco e ridotto al marmo originale.
  • La Fase 2 è l’aumento della risoluzione dato che la foto è sfuocata e a bassa risoluzione e vengono applicati i primi particolari “umani“, come capelli.
  • La Fase 3 è la colorazione, Al-i (l’intelligenza artificiale) ha riconosciuto finalmente la statua come un “umano” ed è in grado di elaborarla.

Fase 1

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Fase 2

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Fase 3

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Ora che con un trucco ho “fregato” la Ai facendogli credere che la statua è un umano, posso iniziare ad utilizzare un algoritmo che per questioni di riservatezza personali non posso dettagliare, sta di fatto che attenua tutti i muscoli che nella statua di marmo sono evidenziati per il “chiaro/scuro“, inoltre ammorbidisce le linee e recupera la forma della parte frontale del teschio e confronta il risultato con i dati di circa un migliaio di altri teschi provenienti dal cloud forensico (grazie di averlo messo in rete!) e corregge eventuali anomalie, infine controlla l’attaccatura dei capelli e li sostituisce con altri presi dalla realtà (e sempre provenienti da database nel cloud open-source ma molto dettagliati)

Ho finalmente una forma tridimensionale corretta del teschio e tramite la tecnica 3D degli “spessori”, metodo Krogman e le rigorose tabelle del Protocollo di Manchester di John Prag e Richard Neave (spessori delle parti molli del volto), (vedi pdf dell’Università di Ferrara che si può sfogliare direttamente), e grazie al lavoro fatto fino ad ora ho tutti i dati con una precisione molto elevata.

Il libro dell'Università di Ferrara riguardante la ricostruzione facciale, cliccare per leggerlo

Il libro in questione è solo uno di quelli che ho usato, ho dovuto imparare parecchie cose su questo metodo!

La pelle, i pori e tutto il resto sono stati applicati dalla Ai e il risultato finale è questo.

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Sopra il risultato di tanta fatica, sotto una versione più consone immersa nella realtà Romana (dato che visse a Roma per quasi tutta la sua vita adulta).

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Animazione

Una volta ottenuto il modello della testa, dato che sappiamo dalle fonti storiche che fisicamente Cornelio era “asciutto”, camminava parecchio ed era abbastanza alto, non è stato difficile adattargli un corpo adeguato (il video nel contesto Romano dell’epoca è in preparazione). La tunica dell’epoca di Cornelio era bianca, probabilmente in cotone Egiziano e in periodi più freddi si usava anche il Lino sempre Egiziano, con inserti colorati (di solito non particolarmente evidenti) che potevano essere di vari colori, ricordandoci che all’epoca erano tutti naturali e alcuni estremamente costosi!

Qui sotto, a sinistra il programma usato per l’animazione, al centro e a destra i primissimi test fatti con un sistema pseudo-3D

Qualche personaggio Romano ricostruito con Stable Diffusion e modificato con ALi

E come era l’antica Roma Imperiale?

Per scoprirlo, guardate la mappa qua sotto che è stata sincronizzata con la mappa di Roma moderna, usate la rotella del mouse per lo Zoom/InOut

 

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